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lunedì 20 febbraio 2017

Se la compagnia è buona… mangio anche vegan!

Where: Radicetonda, piazza Buozzi 5, 20135, Milano
Who: Le foodies!!!
What: Vegano
Why: #foodiemeetup

Ciao Gastronauti, in questo post vi racconterò ovviamente qualcosa sul cibo e sul ristorante, ma vi vorrei parlare più che altro dell'esperienza che è stata il contesto di questa cena. 
Instagram è il social network che uso di più e un giorno per caso, mi sono imbattuta nell’account di “Foodie_Meetup”. Ho iniziato a seguirlo, e con il sito, anche le 4 fondatrici, (@luckygirlinmilan @with_deb @debibba @flbanca). Quando si è presentata l’occasione di andare ad un #foodiemeetup ho colto la palla al balzo. Queste ragazze si propongono di organizzare dei momenti (siano colazione, pranzo o cena) in cui riunirsi, fare conoscenza e chiacchierare, ovviamente di cibo, ma non solo!
Veniamo al dunque, il posto di questo #foodiemeetup era “Radicetonda”, in zona Porta Romana a Milano. Per la precisione è la seconda location di questo ristorante a Milano, il primo è in via Spallanzani, zona porta Venezia. All’entrata era stato sistemato un tavolo apparecchiato in maniera semplice e pulita. L’ambiente è minimal con tavoli di legno liscio e senza troppi fronzoli. A questo punto ho conosciuto le Foodies e le altre ragazze che avevano deciso di partecipare a questa esperienza.


Thanks to Daniela Delli
(@luckygirlinmilan per la foto con
 @s_martaval,
altra ospite della #socialdinner)
 
Cosa abbiamo mangiato? Dunque parto dal presupposto che non sono vegana (come si poteva intuire dai miei post precedenti), ma sono di ampie vedute e mi piace provare cose diverse. Il proprietario ci ha spiegato che la loro “mission” è creare delle valide e gustose alternative per chi, per obbligo o per scelta, è vegano. L’impegno è tangibile nei piatti che ci sono stati proposti durante la serata.

Come antipasto ci è stato offerto un assaggio di.. sushi! Eh già era proprio un mini sushi: riso con alga attorno, ripieno però di zucca! Molto simpatico e buono. La cena è poi proseguita con delle lasagne, che vi giuro sembravano essere al ragù, invece era seitan. Poi c'era una crespella ripiena di verdure accompagnata da una salsa alla barbabietola.

 
 
Abbiamo poi proseguito con cous cous alle verdure e una frittata vegana con cipolle, anche in questo caso sembrava proprio ci fossero le uova. Infine ci è stato offerto un dolcino al cioccolato e cocco (ahimè io non mangio il cocco ma mi hanno assicurato fosse buono!). Abbiamo concluso con una tisana digestiva.
 

 
Gastronauti’s tips & tricks: come ho già detto non sono vegana, e non posso quindi farvi il paragone o un excursus su questa cucina. Vado a gusto, le pietanze erano buone, ma personalmente arrivo a fine cena e manca la sensazione della “portata principale” sia essa carne o pesce. Il ristorante però è molto carino e data l'abbondanza di differenti gusti alimentari ormai presenti, specialmente in un panorama come quello milanese, mi sembrava giusto proporre una valida alternativa. Se quindi siete appassionati di questa cucina ve lo consiglio! DA PROVARE? Il Gastronauta dice "Se siete vegani o se volete testare questa cucina, sicuramente!"

martedì 14 febbraio 2017

Branzino allo zenzero

Un sapore fresco e piccantino al palato.

Difficoltà:
*°°°°
Tempo:
**°°°


INGREDIENTI:
  • Branzino pulito (800g)
  • Radice di zenzero 
  • Patate e pomodorini di contorno

PROCEDIMENTO:

Preriscaldiamo il forno a 200°
 
Ungiamo la teglia e disponiamo un letto di patate tagliate a rondelle e i pomodorini tagliati a metà. Sopra poniamo il nostro branzino intero (privato delle interiora) il cui interno abbiamo farcito con 5 pezzetti di radice di zenzero sbucciata di circa 2 cm l'uno.
 
Lasciamo cuocere per 20 minuti.
 
Quando il pesce sarà pronto lo andremo a sfilettare. 
 
Mettendo il pesce su un fianco, incidiamo la pelle della schiena e la solleviamo, appoggiandoci alla spina dorsale solleviamo la carne, ponendola su un piatto su cui lavoreremo per eliminare le lische.
 
Serviamo il piatto caldo, accompagnato a del buon vino bianco.

tratta dal web

Brownies (video)

Cosa c'è di meglio del cioccolato come dolce? Il cioccolato accompagnato da nocciole, panna e fragole 😉

Difficoltà:
*°°°°
Tempo:
**°°°





INGREDIENTI:
  • Farina 75 g
  • Cioccolato fondente 240 g
  • Burro 150 g
  • Uova (3)
  • Zucchero 150 g
  • Frutta secca mista 120 g ( noci pecan, nocciole e mandorle)
  • Vanillina e sale

PROCEDIMENTO:
 
Iniziamo a preriscaldare il forno a 180° e nel mentre iniziamo a sminuzzare la frutta secca, passandola per qualche secondo in un mixer.
Mettiamo una pentola sul fuoco, facendo scaldare l'acqua, nella quale, a bagnomaria, metteremo il burro e il cioccolato a fondere, in modo da ottenere un composto omogeneo.
In una terrina adeguata mettiamo lo zucchero, la farina e la vanillina e amalgamiamo il tutto con le uova e la frutta secca sminuzzata.

Nel frattempo il cioccolato si sarà sciolto e potremo aggiungerlo al composto, mescolando in maniera energica.
Mettiamo il preparato in una teglia foderata con carta da forno imburrata. e mettiamo a cuocere per 40 minuti circa.
Quando il nostro dolce sarà pronto, tagliamo in quadrotti e serviamo!
I Brownies sono un dolce molto goloso e adatto a molte situazioni, ve li proponiamo come dolce di san Valentino ad esempio. Per questa versione potremmo arricchire il cioccolato con una nota piccante (sciogliendovi all'interno del peperoncino, che si sa, è afrodisiaco 😉) e accompagnandoli a fragole e panna montata, per non farci mancare proprio nulla!




Menù di san Valentino

Oggi i Gastronauti vi danno un'alternativa numero due per San Valentino. Se volete stare tranquilli a casa, e festeggiare in intimità, ecco a voi un menù facile e sfizioso per far felice il vostro (o la vostra) "Valentine".

Dopotutto non c'è nulla di meglio che cucinare per qualcuno che si ama.


ANTIPASTO:

Salmone marinato e salsa Guacamole.

https://gastronauticucina.blogspot.it/2017/02/salmone-marinato-e-salsa-al-guacamole.html


VINO CONSIGLIATO: prosecco di Valdobbiadene


PRIMO:

Paccheri allo scorfano, pomodorini e capperi.

http://gastronauticucina.blogspot.com/2017/02/paccheri-allo-scorfano-pomodorini-e.html


VINO CONSIGLIATO: Vermentino tardivo (Sardegna)


SECONDO:

Branzino allo zenzero. Cosa c'è di più sexy, culinariamente parlando, che mostrare di sapere sfilettare il pesce come al ristorante 😉.

http://gastronauticucina.blogspot.com/2017/02/branzino-allo-zenzero.html

tratta dal web
VINO CONSIGLIATO: Proseguiamo con il Vermentino tardivo (Sardegna)


DOLCE:

Brownies al cioccolato e peperoncino, con panna montata e fragole.

http://gastronauticucina.blogspot.com/2017/02/brownies-video.html


VINO CONSIGLIATO: Chateaux  (francia)



lunedì 13 febbraio 2017

Paccheri allo scorfano, pomodorini e capperi

Un primo equilibrato, dal sapore deciso, ma allo stesso tempo leggero.

Difficoltà:
*°°°°
Tempo:
**°°°


INGREDIENTI:
  • Scorfano (250g)
  • Paccheri (160g)
  • Pomodorini (una decina)
  • Capperi sotto sale
  • Prezzemolo
  • Sale,olio e pepe

 
PROCEDIMENTO:
 
Prendiamo il trancio di scorfano, togliamo la pelle (basterà tirare e si staccherà) e tagliamo il pesce a cubetti, mettendoli da parte.
Puliamo i pomodorini sotto l'acqua e li tagliamo in 4 spicchi, mettendoli in una ciotola.
 
Sotto l'acqua corrente sciacquiamo i capperi sotto sale, e li lasciamo ancora qualche minuto a mollo.
Mondiamo il prezzemolo.
 
Nel mentre mettiamo a bollire una pentola con abbondante acqua salata (non saliamo in maniera eccessiva, poiché con i capperi c'è sempre il rischio di esagerare di salinità, ottenendo un piatto con poco equilibrio).
Quando l'acqua inizierà a bollire aggiungiamo i paccheri. 
 
Nel mentre la pasta si cuoce (richiederà una ventina di minuti circa), in una padella aggiungiamo un filo d'olio e uno spicchio di aglio (privato dell'anima verde) e facciamo rosolare per qualche minuto i pomodorini a cui aggiungeremo il pesce e i capperi, lasciando cuocere brevemente. (Assaggiamo e, eventualmente, regoliamo di sale).

Quando la pasta sarà pronta, la scoliamo, tenendo da parte un po' di acqua di cottura e la saltiamo brevemente in padella con il composto.

Serviamo il piatto con una spolverata di pepe e una manciata leggera di prezzemolo.



Salmone marinato e salsa al Guacamole.

Un tocco esotico alla tua tavola...

Salmone marinato e salsa al Guacamole.

Difficoltà:
*°°°°
Tempo:
**°°°


INGREDIENTI:

  • Salmone (150g)
  • Avocado
  • Tabasco
  • 1 cipollotto
  • 2 lime
  • Limone (da spremere)
  • Arancia

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa prepariamo il salmone, lo tagliamo a tartare e lo mettiamo a marinare nel succo di limone.

Nel mentre il salmone si marina, tagliamo l'avocado, lo laviamo e lo asciughiamo. Infine, lo incidiamo a metà nel senso della lunghezza, girando tutt'attorno al nocciolo con il coltello. Stacchiamo le due parti ed eliminiamo quindi il nocciolo facendo leva con il coltello. Eliminiamo la buccia e tagliamo la polpa a pezzi (facciamo questa operazione all'ultimo, per evitare che la polpa si scurisca).

Insaporiamo con il succo di limone.

Mettiamo il tutto nel frullatore, aggiungendovi qualche goccia di tabasco, i lime, e il cippollotto pulito. (Consiglio un'aggiunta graduale degli ingredienti, mi raccomando assaggiamo sempre!)

Frulliamo a intermittenza, in modo da controllare la consistenza della salsa, che dovrà risultare morbida.

Serviamo in un bicchierino, facendo una base con la Guacamole, mettendoci sopra il salmone e un cubetto di arancio.







Un bistrot al femminile


Where: Belle Donne Bistrot, Via Tortona 28, 20144 - Milano
Who: Sara, Gloria (Pasticcino di soprannome, blogger di professione), Chiara (una romana trapiantata a Milano) e la mitica Irene
What: Cucina mediterranea
Why: Cena tra amiche

Ciao Gastronauti all’ascolto, o meglio alla lettura, stavolta vi parlo di un posto, che è un po’ una chicca nascosta, molto chic, di quelli che suggerisco per una cena un po’ speciale. Siamo al “Belle Donne Bistrot” situato in via Tortona. Questa zona, si sa, offre ormai mille locali un po’ per tutti i gusti, e questo l’ho considerato “chicca” perché pur avendo aperto nella primavera 2015, non ha ricevuto molta pubblicità. Sotto consiglio dell’esperta Gloria di @prenotatoperdue abbiamo scelto di cenare qui.

L’arredamento è molto particolare, ci sono foto di donne, famose e non, sparse sulle pareti, le luci sono soffuse e l’ambiente è molto caldo e tranquillo, l’ideale per una cenetta di classe.

A questo punto è arrivato il menù, ormai lo sapete sono deviata mentalmente, le scelte di pesce hanno avuto la meglio per me. Ho quindi ordinato come antipasto un "crudo di ombrina boccadoro del mediterraneo con capperi e limone". L’inizio è stato con scintille, il pesce era buonissimo e anche la presentazione curata e piacevole da vedere. Ho poi proseguito con un primo (ci provo ma non ce la faccio a rinunciare alla pasta) che è stato forse ancora più buono dell’antipasto: "spaghetti alla chitarra con scorfano, gallinella e peperoncino di cayenna". Il sugo era ottimo, il peperoncino si sentiva e regalava un gusto super deciso, come piace a me, senza nascondere il pesce. La presentazione era sempre ottima, adoro i piatti rettangolari in pietra scura (me li sono comprati anche per casa!).



Vista la qualità delle prime due portate, mi sono lasciata tentare e ho deciso di provare anche un dolce, anche in questo caso non sono rimasta delusa. Ho trovato nel menù un dolce che dalla descrizione era perfetto per me: torta al cioccolato 72% e lampone. Era una frolla con una crema al cioccolato (fondente) che si miscelava con l’aspro dei lamponi, una bomba!


Gastronauti’s tips & tricks: che dire la cena mi ha lasciata davvero soddisfatta, ovviamente la compagnia era buona e anche quello conta. Il prezzo è allineato alla qualità e particolarità dei piatti quindi risulta essere un po’ alto, circa 45€ a testa per quello che vi ho descritto. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “sì, se volete fare una Cena, con la C maiuscola. Per un’occasione speciale magari! Diciamo che rientra nella tipologia: Volete stupire la ragazza? Magari a San Valentino? Ora sapete dove andare!


domenica 12 febbraio 2017

Polenta e bruscitt

Approfittiamo di questi giorni freddi (per lo meno qui a Milano) per gustarci uno dei piatti tipici della zona, polenta e bruscitt.
Un piatto tradizionale di carne che si sposa in maniera perfetta con la polenta grazie al sughetto della carne.

 Difficoltà:
*°°°°
Tempo:
***°°
Porzioni:
4 persone


INGREDIENTI:


  • Trita scelta (2Kg)
  • Lardo o guanciale (45g)
  • Burro
  • Vino rosso
  • cipollina piccola
  • aglio
  • sale&pepe
PER LA POLENTA:
  • Farina di mais (375g)
  • Acqua
  • sale fino
  • olio






PROCEDIMENTO

Rosoliamo in una padella abbastanza capiente il lardo (o guanciale) con il burro, aggiungiamo poi l'aglio e la cipolla, lasciamo sciogliere il tutto.

Quando il soffritto è pronto aggiungiamo la carne trita e facciamo rosolare a fuoco dolce per 1 ora (coprendo con un coperchio), sfumiamo poi con il vino (in modo che la carne rilasci il suo delizioso succo).

Lasciamo cuocere ancora 1 ora (se notiamo che il composto si sta asciugando troppo, aggiungiamo un bicchiere di acqua).

Nel mentre la carne completa la cottura, passiamo alla polenta; mettiamo a bollire l'acqua salata e quando a temperatura aggiungiamo a pioggia la farina, continuando a mescolare (per evitare grumi) fino al raggiungimento della consistenza desiderata.

Per accorciare i tempi nessuno vi vieta di usare la polenta instantanea.

Il piatto va servito ben caldo, con una base di polenta sulla quale metteremo la carne.


Tips&Tricks:

I bruscitt avanzati potranno essere scaldati il giorno dopo, oppure usati per un ottimo ragù


foto tratta dal web:http://quartosensocafe.blogspot.it/2011/11/i-bruscitti-da-busti-grandi.html


giovedì 9 febbraio 2017

Pasta salmone e pomodorini secchi

Una storia ormai sentita, questa ricetta trova la sua origine in una sonnecchiosa sera a guardare la TV,e in particolare lo chef Cannavacciuolo che cercava di rimettere in piedi un ristorante, ed ecco un piatto dagli ingredienti semplici, poco costosi e che richiede veramente poco poco tempo di preparazione.
Maaa cominciamo...


Difficoltà:
*°°°°

Tempo:
**°°°
Porzioni:
4 persone







INGREDIENTI:

  • Spaghetti (320g)
  • Pomodorini secchi (50g)
  • Salmone fresco (100g)
  • Olio, sale&pepe




PROCEDIMENTO:

Mettiamo l'acqua salata  a bollire.


Nel mentre facciamo rolosare con un filo d'olio e aglio i pomodorini (*) per qualche minuto.
Aggiungiamo i salmone tagliato sottile, e lasciamo prendere colore, aggiustando di sale.

Quando la pasta sarà pronta, la scoliamo e tenendo un cucchiaio di acqua di cottura, la facciamo saltare in padella con il sughetto di pomodorini e salmone.

Una bella spolverata di pepe, e buon appetito.


mercoledì 8 febbraio 2017

Let’s go Japan this time!


Where: MAIDO, Via Cagnola 4, 20154, Milano
Who: Sara e colleghi
What: Giapponese
Why: Bisognerà pur fare la pausa pranzo?!
Ciao ragazzi! Questa volta i Gastronauti vi portano a fare un salto in Giappone, ma proprio quello dei fumetti e cartoni che vi ricordate da bambini… Siamo da Maido! Le location sono attualmente 2 a Milano, lo potete trovare in Via Savona (zona Tortona) e in Via Cagnola (zona Arco).
Abbiamo deciso di sfruttare il servizio d’asporto un mezzogiorno per una pausa pranzo un po’ diversa. La location scelta è stata via Cagnola in quanto più vicina al nostro ufficio.
Quando ho dovuto scegliere dal menù ammetto che ho avuto delle difficoltà perché non conoscevo quasi nessuno dei piatti che proponevano. Con un po’ di aiuto dai colleghi ho optato per due Onighiri che sono quelle palline di riso ripiene, per capirci quelle tanto carine che si vedono nei cartoni animati Giapponesi! Io ne ho presa una con tonno e philadelphia e una con il salmone cotto. I triangolini erano ben compattati e il ripieno abbondante! Di solito questo piatto non è comune nei ristoranti, e soprattutto le rare volte che mi era capitato di trovarlo, il ripieno era inesistente, questo invece mi è piaciuto molto, sia come consistenza che come bilanciamento riso/ingredienti.

Il piatto forte poi è stato il “Okonomiyaki”, per chi non lo conoscesse (io ero tra questi) è un piatto agro-dolce giapponese che ricorda un po’ nella forma il pancake americano. L'impasto è fatto da vari ingredienti: fettine di foglie di verza, acqua, farina di grano e uova, io ho preso la variante con i gamberi.
La porzione era gigantesca, vi confesso che non ce l’ho fatta a finirlo! E’ un sapore molto particolare, molto agrodolce, la salsina messa sulla sommità del Okonomiyaki era molto dolce, a mio gusto personale un po' troppo. Diciamo che quindi consiglio caldamente una porzione più piccola o di dividerla in due, tutta la porzione può stancare. Mi è invece piaciuto molto l’accostamento con le scaglie di tonno affumicato poste sulla sommità! Molto molto buone.

I miei colleghi hanno ordinato anche dei noodles yakisoba e un’altra cosa carinissima, il burger rice! Al posto del pane ci sono dei medaglioni di riso e si può scegliere il ripieno, la prossima volta lo proverò sicuramente.
Gastronauti’s tips & tricks: Se volete fare una pausa pranzo veloce e diversa dal solito è una bella idea. Provate gli onighiri sono una cosa fenomenale e sono davvero carini J (si sa anche l’occhio vuole la sua parte). Se volete provare un “Okonomiyaki” dividetevelo in due (mio consiglio!). La fascia di prezzo direi che è media (calcolando di usufruirne in pausa pranzo), ordinando due pietanze a testa si spendono circa 14/16€, sicuramente se ci si siede e si ordina anche da bere, o altro, il prezzo sale. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “sì… se vi piace il genere giapponese e se vi piace sperimentare qualcosa di nuovo!"
 

 
 

 

martedì 7 febbraio 2017

Carciofi alla romana (video)

Una pietanza che non richiede presentazioni, piatto tipico del Lazio della città di Roma (dal nome non si direbbe 😂) dalle origini antiche e dal sapore deciso.
Che siate di Roma o no, un piatto di sicuro successo.
Passiamo alle cose importanti, passiamo al cibo...


Difficoltà:
**°°°

Tempo:
***°°
Porzioni:
4 persone

Conservazione:
2/3 giorni in frigorifero, in contenitore chiuso



INGREDIENTI:

  • Carciofi x4 (tipo mammole)
  • Menta
  • Prezzemolo
  • Pan grattato
  • Sale&pepe
  • Succo di limone

PROCEDIMENTO:

Per preparare i carciofi alla romana iniziate a pulire i carciofi.
Rimuovete le foglie esterne più spesse fino ad arrivare a quelle tenere, pelate i gambi eliminando la parte esterna più filamentosa, 
Quindi recidete di netto la sommità dei carciofi.

Procedete rimuovendo la barbetta interna con l’aiuto di un cucchiaino o di uno
scavino e trasferite i carciofi in una bacinella riempita con acqua e limone
per non farli scurire. 
Lavate e asciugate bene menta e prezzemolo, quindi tritateli finemente assieme all’aglio.

Ponete il pangrattato in una terrina e aggiungete il trito di aromi, unitevi
l'olio di oliva e infine aggiustate di sale e pepe.

Amalgamate bene gli ingredienti fino ad ottenere un composto denso e
compatto. 
Farcite con questo ogni carciofo aiutandovi con un cucchiaio,
includendo anche tutta la superficie recisa. 
In una padella fate scaldare l’olio di oliva, quindi adagiatevi i carciofi capovolti e
aggiungete a filo un bicchiere di acqua.

Aggiustate di sale e proseguite la cottura a fuoco moderato per 30 minuti
ponendo un coperchio sul tegame e aggiungendo di tanto in tanto e se
necessario poca acqua a filo: l'acqua non deve comunque superare la metà
della testa dei carciofi ma è necessaria affinchè i carciofi si ammorbidiscano.

Quando pronti: potete servirli sia caldi con il sughetto di cottura, sia freddi.




Tips&Tricks:

Prima di toccare i carciofi proteggete le mani con dei guanti in lattice o strofinando sulla pelle del
limone per evitare che diventino nere, a causa dell'ossidazione.


sabato 4 febbraio 2017

Paella di marisco (di pesce)


Oggi ci spostiamo in una città che visitai anni fa e chi mi rimase nel cuore per le sue bellezze, Valencia! e come parlare di questa bellissima città senza citare il suo piatto tipico: la paella!

La ricetta che seguo abitualmente mi è stata passata da una signora spagnola che gestisce un negozio qui a Milano di prodotti tipici spagnoli e prevede due versioni; quella di pesce e quella di carne (o alla valenciana), ma bando alle futili ciance e passiamo alla pappa!

Difficolta:
****°

Tempo:
****°
Porzioni:
4/5 persone



Ingredienti:

  • 1/2 kg di riso "bomba"
  • 250g di calamari
  • 250g di seppie
  • 8 gamberi
  • 4 scampi
  • Cozze a piacere
  • 100g di passate di pomodoro
  • Piselli 
  • 1 peperone
  • Zafferano
  • Olio,aglio, sale & pepe
  • Brodo di pesce
  • Una paellera, la tipica padella di 38/40 cm di diametro

PROCEDIMENTO:

Il primo passaggio è la preparazione degli ingredienti, puliamo il pesce e tagliamo il peperone a cubetti.


 Passiamo poi alla preparazione del soffritto: rosoliamo i gamberi e gli scampi con olio di oliva, una volta rosolati, li mettiamo da parte.

Nello stesso olio, friggiamo la seppia a pezzetti, i calamaretti e il peperone.
Una volta rosolati, aggiungiamo la passata di pomodoro e l'aglio.

Versiamo ora il brodo di pesce e lo zafferano e lasciamo sobbollire per circa 30 minuti.

Uniamo i piselli e le cozze.

Aggiungiamo ora il riso, in modo da formare una croce (caballon), il riso deve superare di 2-3 cm il bordo della padella, spostando successivamente il riso in modo da occupare tutta la padella.



Ora lasciamo cuocere senza mai (!!!) mescolare per 15/18 minuti (5 minuti a fuoco vivace e i successivi a fuoco lento).

Aggiungiamo ora gli scampi e i gamberi.

Spegniamo il fuoco e lasciamo riposare la padella coperta per 2 minuti.

e.... Buon appetito!


venerdì 3 febbraio 2017

A cena in Isola

Where: Deus Ex Machina - Via Thaon Di Revel 3, 20159 Milano
Who: Sara, Antonio e colleghi di Sara
What: Cucina mediterranea
Why: Compleanno di un collega
 
Dove sono i Gastronauti stasera? Come recita il titolo siamo in zona Isola, una delle più recenti aggiunte alla movida milanese e il post è dedicato ad un locale situato qui.
L’occasione era un compleanno ed eravamo come si dice “quattro amici al bar”. A parte gli scherzi, iniziamo a parlare della location: il locale si presenta nello stile un po’ radical chic tipico della zona, entrando dall’ingresso principale sulla sinistra si trova una parte dedicata ad accessori di moto, Deus Ex Machina è infatti un marchio nato in Australia specializzato in motociclette, biciclette e tavole da surf. Mentre nel giardino e sul lato destro si snoda la parte del locale adibita a ristorante e a dopo cena. 
@foto presa da google
L’atmosfera è tranquilla in orario di cena, dopo le 22 la situazione si anima decisamente. Siamo stati accolti molto bene ed eravamo in un tavolo tranquillo e appartato dove si riusciva a chiacchierare con calma, la cucina è a vista, elemento ormai molto di moda, e a mio parere, sempre piacevole.
Parliamo di cose serie! Cosa ho mangiato?
Per l’antipasto ho optato per una tartare di manzo e ne sono rimasta pienamente soddisfatta. L’elemento vincente è che viene servita liscia e a lato, come potete vedere dalla foto vengono messi tutti i possibili condimenti (tuorlo d’uovo, senape, capperi sott’aceto e battuta di olive nere), così che ognuno, a proprio gusto, la può personalizzare.
Successivamente ho proseguito con un primo, chi mi conosce lo sa, sono italiana inside e io alla pasta non riesco proprio a rinunciare, quindi ho optato per i tonnarelli cacio e pepe. Sono una delle mie passioni e per pigrizia a casa non me li faccio mai, quindi se ci sono nel menù spesso li prendo (siamo a Milano non siamo a Roma lo so ma se una cosa piace, piace!). La porzione era più che abbondante e la crema era molto buona, non troppo liquida né troppo secca.


La nostra cena è stata accompagnata da due bottiglie di rosso (era un compleanno bisognava festeggiare!) di Valpolicella Superiore Ripasso Ca’ Rugate che, a mio modesto parere, si è accompagnato bene alla cena. Anche se era un compleanno eravamo tutti pieni quindi niente dolce! Al prossimo giro rimedieremo sicuramente :)

Gastronauti’s tips & tricks: location molto carina, adatta ad occasioni e a gruppi poco numerosi, il cibo è buono e rispecchia la qualità/prezzo. Quest’ultimo è nella media milanese, quindi medio alto (circa 40€ a testa). Si paga forse un po’ di più per la location particolare e curata. Consiglio di rimanere nel dopocena magari in giardino, per gustare anche i cocktail! DA PROVARE? Il Gastronauta dice “sì, se siete in Isola e volete provare “l'atmosfera Isola” lo consiglio".

giovedì 2 febbraio 2017

Risotto ai carciofi e crema di gamberi

Una ricetta che abbina al tradizionale risotto ai carciofi un ingrediente che si armonizza perfettamente con i carciofi: i gamberi.

Il risotto ai carciofi è un piatto popolare sulle nostre tavole e lo troviamo spesso abbinato a speck e pancetta. Qualcuno lo lascia bianco e qualcuno lo ama abbinato allo zafferano. In questa ricetta lo proponiamo con dei gamberi dorati in padella.

Una ricetta mediamente complicata e che richiede un po' di tempo, se preparata con ingredienti freschi.

Ma non dilunghiamoci troppo in inutili cianche e passiamo alla pappa...


Difficoltà
****°
Tempo
****°

Porzioni:
4 Persone

Conservazione:
1 giorno in frigorifero













INGREDIENTI:

• 300 g di riso
• 4 carciofi
• brodo vegetale caldo
• 30 g di burro
• 1/2 bicchiere di vino bianco secco
• sale
PER LA SALSA DI GAMBERI:

• 250 g di gamberi sgusciati
• 1 bicchiere di vino bianco secco
• 1/2 bicchiere di brandy
• 1 cipollina
• farina
• 2-3 foglie di salvia
• olio
• sale
• pepe



PREPARAZIONE:

Prepariamo la salsa di gamberi per il risotto ai carciofi: in un tegame scaldiamo due cucchiai d’olio e vi insaporiamo le foglie di salvia e la cipollina tritata.
Quando questa è trasparente vi uniamo i gamberi tagliati a rondelle e li facciamo dorare leggermente.

Spolverizziamo il tutto con mezzo cucchiaio di farina, mescoliamo e sfumiamo con vino e brandy, lasciate evaporare, lasciando cuocere a fuoco dolce. (per circa 15 minuti),
Aggiustiamo di sale e pepe e teniamo da parte.

Occupiamoci ora dei carciofi
Tagliamo a metà, eliminiamo la barba e li tagliamo in quarti. 
In una padella calda, scaldiamo del burro e facciamo rosolare le verdure.
Aggiungiamo un filo d'acqua, coprite e lasciamo cuocere per 10 minuti.

In una casseruola facciamo tostare il riso con una noce di burro e,  sfumiamo con il vino bianco.
Lasciamo evaporare l'alcool, e versiamo un mestolo di brodo ben caldo, procediamo versando brodo via via che viene assorbito. 
Dopo 10 minuti da inizio cottura aggiungiamo la salsa di gamberi, i carciofi e finiamo di cuocere il risotto.


Ritiriamo il risotto ai carciofi e salsa di gamberi, mantecandolo con il restante burro e lasciando riposare il tutto per qualche minuto.



impiattiamo e buon appetito.


tips & tricks

Mentre puliamo i gamberi, teniamo da parte le teste e il carapace, che potremo sfruttare per insaporire il brodo.
Mentre mondiamo e tagliamo i carciofi, per evitare che anneriscano immergiamoli in acqua leggermente acidulata, con dell'acido citrico, cos'è? del semplice succo di limone 😀



mi scuso per la foto, ma la luce era quella che era =)