Etichette

venerdì 14 dicembre 2018

Una tapas tira l’altra

Where: Llevataps, Via Ariberto, 31, 20123, Milano
What: cucina spagnola

Ciao Gastronauti, oggi vi porto a mangiare spagnolo! Siamo da Llevataps in zona Sant’Ambrogio. Da fuori il locale appare molto elegante, con luci soffuse e ben arredato. Anche all’interno l’atmosfera rimane molto calda e un servizio attento vi seguirà per tutta la durata della cena.

Non era la mia prima volta in questo ristorante quindi la scelta non è stata difficile, mi sono dirottata subito sulle tapas! Ne servono circa tre per uscire sazi e il menù le presenta divise in: vegetariane, di carne e di pesce. 

Sono stata qui a cena con la mia amica Chiara e quindi ne abbiamo assaggiate sei in totale. Di seguito le nostre scelte, per le vegetariane abbiamo scelto l’hummus (cremina di ceci) e il babaganoush (cremina di melanzane), serviti entrambi tiepidi e con delle piadine croccanti di accompagnamento.




Per il pesce abbiamo invece provato il pulpo a la gallega (polpo con patate lesse e paprika) e i gamberoni all’aglio.



Per la variante di carne abbiamo provato il chorizo (salsiccia spagnola) con salsa di peperoni e le polpette di manzo con salsa allo zafferano e mandorle.



Di sicuro quelle di pesce sono state le migliori per me! Altra cosa che amo dei ristoranti spagnoli è la sangria (ovviamente!) e i grissini che vengono serviti a inizio cena accompagnati da maionese all’aglio.


Ci siamo lasciate uno spazio per il dolcino, ho voluto provare una variante della crema catalana, con lo zenzero, buona ma un po’ stucchevole ora della fine, la classica è sicurmanete migliore. Chiara ha invece provato una torta simile ad una cheesecake con composta di mirtilli, molto buona!



Gastronauti’s tips & tricks: questo locale è adatto sia a cene di coppia che a cene tra amici. La formula delle tapas si presta molto per una cena conviviale e di condivisione. Il menù presenta anche la paella e altri piatti, sento di consigliarvi però le tapas, queste danno la possibilità di provare diversi piatti e sapori uscendo comunque sazi dal locale. Con tre tapas e un dolce a testa e un litro di sangria, la nostra spesa è stata di 35€ a testa. Non è magari super economico, ma a mio parere, è un conto rapportato alla qualità e all’atmosfera del locale. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “se volete provare una cena a base di tapas, vi piace stuzzicare e assaggiare diverse portate, ve lo consiglio!”

sabato 8 dicembre 2018

Una ricetta vegetariana con Iper La grande i

Gastronauti oggi in pieno clima natalizio, vorrei dedicare un post a una ricetta gustosa, veloce e anche sana. I giorni di festa e le mangiate in compagnia incombono, quindi ogni tanto una pausa con ricette un po’ più sane ma gustose ci vuole.
Mi ritrovavo a fare la spesa in un ipermercato Iper La grande i e ho notato che ha dedicato un’intera area Benessere a prodotti bio, vegetariani, vegani, senza lattosio e senza glutine. Sapete che io non ho esigenze particolari e mangio tutto, però oggi giorno il panorama delle allergie, intolleranze o scelte di alimentazioni particolari è veramente diffuso e, a mia opinione, è giusto che i grandi della distribuzione si prendano cura di tutti i loro clienti, compresi quelli con esigenze particolari.
Abbiamo voluto provare questi prodotti e vi proponiamo di seguito la nostra ricetta vegetariana. Ogni tanto è giusto sfatare qualche mito, si può mangiare in maniera sana, senza tralasciare il gusto e non spendendo per forza un capitale!
Ingredienti:
Eccovi in foto i nostri ingredienti:
  • gli gnocchetti alla tirolese, versione verde agli spinaci
  • stracchino senza lattosio (nel nostro caso di riso integrale germogliato)
  • una cipolla rossa di Tropea


Procedimento:
Mettete un goccio d’olio in padella e adagiate le cipolle tagliate finemente. Copritele subito con un coperchio per far si che si stufino dolcemente. Noi abbiamo usato la cipolla di Tropea perché rimane dolce e delicata, se avete quella normale, magari usatene un po’ meno!
Nel frattempo mettete a bollire l’acqua per gli spätzle e continuate a monitorare le cipolle, se necessario aggiungetegli un mestolo di acqua di cottura.
Una volta stufate unite lo stracchino, si creerà una cremina con un ottimo profumo.

Buttate gli gnocchetti in acqua bollente e scolateli poi direttamente nella padella con il condimento. Amalgamate il tutto in padella, preparate i piatti e aggiungete una grattata di pepe, la cena è servita!

Vi abbiamo mostrato un esempio di ricetta molto rapida e veloce. Potrebbe diventare ancora più veloce se si sfrutta il servizio di spesa online offerto da Iper, Iperdrive. Dal sito scegliete comodamente i vostri prodotti e passate poi a ritirarli. Troverete la vostra spesa già imbustata e pronta per voi, un bel risparmio di tempo!

Gastronauti’s tips & tricks: se non avete intolleranze e volete rendere questo piatto più goloso, gli spätzle si prestano a mille varianti, panna e prosciutto, zola e cipolle, speck o guanciale abbrustolito, insomma scatenate la fantasia! Ho apprezzato molto anche tutte le varianti di pasta ripiena presenti nell’area Benessere di Iper, io che sono amante dei ravioli ho visto davvero degli abbinamenti particolari e non scontati!

mercoledì 5 dicembre 2018

L’appuntamento con l’artigiano in fiera, dove e cosa mangiare


Ciao Gastronauti, oggi c’è un articolo un po’ diverso dal solito. E’ la settimana di Sant’Ambrogio e c’è uno dei miei appuntamenti preferiti dell’anno: la fiera dell’artigianato!

Premessa: il fatto che ci sia sempre gente è una leggenda metropolitana? 
Risposta: no, è un appuntamento ormai conosciuto! Superato questo scoglio noi vi diamo i nostri consigli… ovviamente gastronomici!
Per chi non conoscesse questo evento, ci sono bancarelle che ricoprono tutte le aree geografiche di Italia (suddivisa per regioni), Europa (suddivisa per nazioni) e mondo (suddiviso per continenti).
Tappa ormai fissa in Piemonte, la battuta di Fassona, prezzo 6€ veramente consigliata! Si può anche prendere il sottovuoto da portare a casa. Sempre in Piemonte simpatica l’idea della polenta da passeggio (a scelta liscia o con zola, 2 o 3€).


Si passa poi in Spagna e si sorseggia la sangria servita in comodi bicchieri di plastica, prezzi dai 2 ai 3€. Non vi piace il vino e preferite la birra? La troverete un po’ ovunque in Italia e ovviamente in Germania. Qui notevole anche il panino con il Bratwurst!
Un altro sfizio potete concedervi è l’arancina in Sicilia, ovviamente, per chi avesse provato quella vera non è paragonabile (neanche sul prezzo) qui costa 2,5€, però come ho esordito, è uno sfizio!ù

Ottimo rapporto qualità prezzo i panini con lo speck negli stand del Trentino, pane ai cereali molto ben farcito a 4€! Sempre nella stessa bancarella si può acquistare lo speck sottovuoto e anche i canederli! Noi è il secondo anno che li prendiamo da portare a casa.
Rimanendo sul Trentino Alto Adige, passiamo ora ai dolci. Qui immancabile lo strudel, morbido e profumatissimo.


Un’altra alternativa dolce sono ovviamente i cannoli e le cassate in Sicilia o il mitico pasticciotto salentino in Puglia, vi verrà servito caldo a 2,5€ (gusti cioccolato, crema, pistacchio o crema e amarena).
Passando al tema regali di Natale c’è da sbizzarrirsi, bigiotteria, regali per bambini, decorazioni di Natale, diciamo che non vi mancherà la scelta! Ovviamente i regali possono essere anche vari cesti alimentari, quest’anno in Sardegna veniva proposto un abbinamento con il mirto e il pacchettino di fregola davvero carino!

Gatronauti’s tips & tricks: io avendo la fortuna di avere la fiera vicino a casa preferisco andare due o tre volte e dividermi un po’ i giri. Per me è bello vivere la fiera girovagando in compagnia e mangiucchiando gli assaggi che vengono offerti. Dipende dal vostro scopo (mangiare o comprare i regali) e da cosa vi piace fare! Però secondo me almeno un giretto lo merita! E voi? Quali sono i vostri “must” della fiera? Fateci sapere!

sabato 1 dicembre 2018

Il lusso della semplicità

Where: Alessandro Borghese - Il lusso della semplicità, Viale Belisario, 3, 20145 Milano MI
What: Cucina mediterranea

Come sapete per qualche occasione speciale ci piace provare locali e ristoranti un po’ particolari e raffinati. Per una di queste occasioni abbiamo deciso di prenotare da Alessandro Borghese nel locale che ha aperto ad Ottobre 2017 in zona Citylife.

Il menù è consultabile sul sito quindi potete arrivare in parte preparati, il cameriere assegnato al vostro tavolo arriverà poi a spiegarvi i menù degustazione disponibili, noi abbiamo scelto di cenare alla carta.


Ci è stata servita un entrée per cominciare: mousse di ricotta, pomodorino confit, gel al basilico e chips di spirulina. Ottimo antipastino per stuzzicare il palato!


Abbiamo poi scelto i nostri antipasti. Io ho ordinato il polpo alla peruviana, un polpo marinato all’Aji-Panka, patata americana, gel al limone e salsa al peperone giallo. Un antipasto saporito e dal sapore deciso!

Gli altri antipasti sono stati la millefoglie di baccalà, patate e ceci su salsa di cipolle rosse agrodolci e broccolo siciliano all’arancia e Shabu-Shabu di Cobia, olio alle erbe aromatiche e verdure amare.



Entrambi avevano un gusto più delicato del mio, ma erano ben bilanciati. Lo shabu shabu in particolare aveva una delicatezza notevole.

Abbiamo poi proseguito con i primi, uno non poteva che essere il cavallo di battaglia di Borghese la Cacio e Pepe. Questo primo è uno dei miei preferiti, ci è stato spiegato che assume un colore rosato per il particolare tipo di pepe che viene utilizzato. La pasta era cremosa, saporita, insomma “voto diesci”.


 L’altro primo ordinato è stato la fregola sarda con crudo di gamberi rossi di Mazara del Vallo, crema di basilico, limone e capperi fritti, questi ultimi davano il giusto tocco di sapidità al piatto. Un ottimo primo!


 Ci siamo poi lasciati tentare anche dal dolce, ne abbiamo ordinati tre diversi. Sui dolci sono sincera, è mancato l’effetto wow. In ogni caso eccovi le nostre scelte: tiramisù; American Graffiti cioè una bavarese alla vaniglia e mandarino tardivo, pop-corn al caramello e gelato alla nocciolina americana salata e una spugna di cappuccino, caramello salato, mousse al gianduja, panna liquida cardamomo e vaniglia.





Discorso diverso per la piccola pasticceria offerta con il caffè, molto buona! Nel piattino c’erano la sbrisolona alle mandorle, delle praline al the nero e champagne e una cheesecake al passion fruit (la mia preferita!).

 Noi abbiamo accompagnato la cena con un Soave veneto.

Il locale
Il locale è molto curato, luci soffuse, apparecchiatura minimal, esattamente l’arredamento che ci si aspetta da un posto così.



 Il conto
Anche il conto segue la tipologia di locale. Noi in 3 con un antipasto, un primo e un dolce a testa abbiamo speso all’incirca 75€ a testa. Il vino può incidere molto, la carta dei vini è davvero ampia, quindi dipende da cosa scegliete. C’è anche la possibilità di scegliere un menù degustazione da 6 portate (ridotte del 20% della quantità normale) al prezzo di 90€ con bere escluso.


Gastronauti tips & tricks: non è certo il ristorante dove andare tutti i giorni, però per un’occasione è consigliato. Spesso in questi posti io mi sento fuori luogo e sotto osservazione, qui invece il servizio è attento ma senza “la puzza sotto il naso”. Soprattutto siamo stati fortunati e c’era anche Borghese in persona la sera che siamo andati noi… quindi voto “diesci”. A parte gli scherzi, i piatti sono tutti particolari e curati, quindi se vi piace sperimentare, rimanendo in abbinamenti consueti e non stravaganti ve lo consiglio!

mercoledì 21 novembre 2018

Alla scoperta dei pizzoccheri bianchi di Chiavenna

Where: Crotto al Prato, Via don Peppino Cerfoglia, 2, 23022 Chiavenna SO
What: Piatti tradizionali

Gastronauti oggi vi portiamo in gita e andiamo fuori da Milano. In particolare siamo a Chiavenna, in provincia di Sondrio. Questa è stata la meta di una nostra domenica fuori porta, con i nostri amici volevamo passare la giornata fuori e farci una bella mangiata domenicale.

Siamo stati da Crotto al Prato che offre un menù fisso composto da salumi e formaggi misti. Inutile dire che qui è la patria della Bresaola e merita veramente!



Si prosegue poi con la specialità, i pizzoccheri bianchi di Chiavenna. Per chi non li conoscesse, come noi prima di provarli, sono gnocchetti fatti con pane raffermo conditi con burro, salvia e formaggio. Anche se non sono i pizzoccheri originali che ci aspettavamo, anche questa variante ci ha conquistato!


A questo punto eravamo già pieni ma nel menù c’era anche compresa la polenta taragna e salsiccia e costine con patate. Se per la carne ero decisamente piena, dalla polenta mi sono fatta ingolosire, cremosa, ben condita, insomma davvero buona!


Abbiamo concluso con dei biscottini al burro, caffè e amari.

Il locale
Il locale è molto rustico, familiare e adatto a pranzi/cene informali con amici. Offre anche la disponibilità per tavolate numerose, quindi è il classico ristorante dove andare per stare in compagnia dei propri amici in allegria facendo un’abbondante mangiata.



 Il conto
Arrivando da Milano l’unico aggettivo che mi sento di dire è “ridicolo”, il menù costa 17€ e a parte avrete da pagare il bere (vino, acqua e caffè).


Gastronauti tips & tricks: Ripeto se volete andare con amici e bere la bottiglia in più è il posto perfetto per farlo senza svenarsi! Grazie a Michela che ci ha portato in questo posticino!

sabato 17 novembre 2018

Tagliatelle ai finferli e salsiccia

Con l'arrivo dell'autunno la natura ci propone uno dei suoi ingredienti più deliziosi in assoluto: i funghi! Cerchiamo di rendergli omaggio con questa ricetta non troppo complicata, ma di sicuro successo!

Difficoltà:
**°°°
Tempo:
***°°


INGREDIENTI:
  • tagliatelle, 250g
  • finferli freschi, 200g
  • salsiccia, 150g
  • olio, sale&pepe Q.B.
PROCEDIMENTO:

Puliamo i funghi utilizzando un panno leggermente umido per rimuovere eventuali tracce di terra.

Tagliamo i funghi appena puliti per il lungo.

Mettiamo a scaldare un filo di olio aromatizzato all'aglio, e aggiungiamo la salsiccia tagliandola a tocchetti (dopo averne eliminato la pelle).

Nel mentre mettiamo l'acqua sul fuoco e saliamo.

Una volta che la salsiccia sarà rosolata, la togliamo dal fuoco e la mettiamo da parte.

Nella padella aggiungiamo un filo di olio e cuociamo i funghi per circa 5 minuti.

Uniamo nuovamente nella padella la salsiccia ai funghi.


Mettiamo le tagliatelle in acqua e le scoliamo ancora un filo al dente, saltandole in padella con il composto preparato prima.

Serviamo aggiungendo un filo di olio a crudo se necessario, e come sempre buon appetito Gastronauti!


mercoledì 7 novembre 2018

Perché di pizzerie non ne bastano mai!

Where: Cocciuto, Via Bergognone, 24, 20144 Milano
What: Pizza napoletana

Ciao Gastronauti, oggi vi racconto dell’ultima pizzeria napoletana nata a Milano. Siamo in via Bergognone zona che già pullula di locali e ristoranti, ma questa new entry ci sta proprio bene!
Siamo stati da Cocciuto prima del ponte di Novembre e la sua pizza ci è piaciuta molto.
Abbiamo iniziato con un misto di fritti da dividerci come antipasto, buoni, ma ne ho provati di migliori in altre pizzerie.
Siamo poi passati al pezzo forte: la pizza! Io ho scelto la Gialla con pomodorino giallo, mozzarella fior di latte, alici di Cetara, olive taggiasche, peperoncino, olio evo e basilico. Una vera goduria! L’abbinamento mi è piaciuto molt e tutti gli ingredienti erano di qualità.
Al tavolo abbiamo provato anche una margherita con mozzarella di bufala, con abbondante basilico fresco e una variante molto saporita condita con porchetta, pomodorini, provola e aggiunta di cipolle fritte.

Di tutte le pizze abbiamo apprezzato gli ingredienti di qualità oltre che all'impasto digeribile.
Il locale
Il locale è molto curato anche nell'estetica. Atmosfera calda e accogliente. Al contrario di tante altre pizzerie qui si prenotare e nel weekend questo è un elemento di vantaggio da non sottovalutare! Il servizio è stato molto rapido e veloce senza mettere però fretta per liberare il posto.
Il conto
Il conto è nella media delle altre pizzerie di questa tipologia, 4 pizze, due antipasti misti, due acque, due birre e tre caffè sono costati circa 25€. Non proprio economico per una pizzeria ma in linea con la qualità della pizza e dei suoi ingredienti.

Gastronauti tips & tricks: se come noi vi state appassionando della pizza napoletana, o in generale volete provare un posto nuovo per una pizza con gli amici ve lo consigliamo! Cocciuto in poco tempo si è già fatto strada guadagnandosi un posto tra le pizzerie che rappresentano Milano per la pizza napoletana!

sabato 27 ottobre 2018

Spicchi d’Autore

Where: Lievità Sottocorno, Via Pasquale Sottocorno 17, 20129 Milano
What: Pizza

Ciao Gastronauti! Oggi il racconto è dedicato alla serata organizzata da Lievità, pizzeria gourmet in via Sottocorno a Milano. Se vi ricordate, ve ne avevamo già parlato qui.
Il team Lievità ha proposto questa serata in combinazione tra la cucina partenopea (Giorgio Caruso, il pizzaiolo come promotore) e la cucina siciliana (capitana dallo chef Nicola Bandi dell’osteria il Molo di Trapani). I due chef ci hanno proposto un interessante menù incentrato sulla pizza gourmet.


L’amuse bouche è stato ideato dallo chef Nicola “Ricordo di pane cunzato”. L’entrée era composto da: acqua di pomodoro, tarallo sbriciolato (fatto da Giorgio Caruso), polvere di olive, sardine affumicate e basilico croccante. Un antipasto fresco e piacevole, anche se ammetto che avendo provato il pane cunzato “vero”, questo era proprio un vago ricordo.

Abbiamo poi cominciato con un antipasto “Montanara al pesto trapanese”. La classica pizza fritta condita con pomodoro, mandorle, peperoncino, aglio, e basilico. Saporita e con un sentore di aglio molto pronunciato.
Ci sono poi state le protagoniste: due pizze gourmet. La prima era una focaccia di farina di farro integrale con burrata di Andria, pomodorino confit, sgombro marinato e affumicato, zest di limone e basilico. Di gran lunga la mia preferita, sia per l’ottimo impasto sia per l’accostamento degli ingredienti!

La seconda era una pizza di farina di grano tenero semi-integrale chiamata “Baccalà in compagnia”: crema di patate, baccalà, capperi, olive, zenzero, cipollotto e misticanza. Anche qui l’abbinamento era molto gradevole, la crema i patate era di una consistenza perfetta per stare “in compagnia del baccalà”

La cena si è conclusa in dolcezza con una zeppola fritta ripiena di cioccolato di Modica, ricotta di pecora. A guarnire un velo di marzapane e l’arancia candita.

Tutte le portate sono state accompagnate da un calice di vino dedicato delle Cantine Pellegrino (nella foto del menù potete vedere il dettaglio). Ho apprezzato molto lo zibibbo secco e il passito.
Il locale
Il gruppo Lievità ha ormai tre locali a Milano. In ordine di apertura: via Ravizza, via Sottocorno e via Varese. Quest’estate il locale di via Sottocorno è stato ristrutturato per omologarlo all’ultimo nato di Via Varese. L’atmosfera è molto calda e accogliente e, a me personalmente, piace da morire il pavimento di questo ristorante!

Gastronauti tips & tricks: la serata e l’iniziativa in sé sono state molto apprezzate, così come il menù. Il connubio pizza gourmet con influenza siciliana ci è davvero piaciuto! Come in tutte le prime volte, si può sempre migliorare qualcosa, in questo caso l’organizzazione: la cena è stata un po’ troppo lunga e prolungata rispetto alle portate. In ogni caso un’esperienza che ci piacerebbe ripetere in altre declinazioni!