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sabato 1 dicembre 2018

Il lusso della semplicità

Where: Alessandro Borghese - Il lusso della semplicità, Viale Belisario, 3, 20145 Milano MI
What: Cucina mediterranea

Come sapete per qualche occasione speciale ci piace provare locali e ristoranti un po’ particolari e raffinati. Per una di queste occasioni abbiamo deciso di prenotare da Alessandro Borghese nel locale che ha aperto ad Ottobre 2017 in zona Citylife.

Il menù è consultabile sul sito quindi potete arrivare in parte preparati, il cameriere assegnato al vostro tavolo arriverà poi a spiegarvi i menù degustazione disponibili, noi abbiamo scelto di cenare alla carta.


Ci è stata servita un entrée per cominciare: mousse di ricotta, pomodorino confit, gel al basilico e chips di spirulina. Ottimo antipastino per stuzzicare il palato!


Abbiamo poi scelto i nostri antipasti. Io ho ordinato il polpo alla peruviana, un polpo marinato all’Aji-Panka, patata americana, gel al limone e salsa al peperone giallo. Un antipasto saporito e dal sapore deciso!

Gli altri antipasti sono stati la millefoglie di baccalà, patate e ceci su salsa di cipolle rosse agrodolci e broccolo siciliano all’arancia e Shabu-Shabu di Cobia, olio alle erbe aromatiche e verdure amare.



Entrambi avevano un gusto più delicato del mio, ma erano ben bilanciati. Lo shabu shabu in particolare aveva una delicatezza notevole.

Abbiamo poi proseguito con i primi, uno non poteva che essere il cavallo di battaglia di Borghese la Cacio e Pepe. Questo primo è uno dei miei preferiti, ci è stato spiegato che assume un colore rosato per il particolare tipo di pepe che viene utilizzato. La pasta era cremosa, saporita, insomma “voto diesci”.


 L’altro primo ordinato è stato la fregola sarda con crudo di gamberi rossi di Mazara del Vallo, crema di basilico, limone e capperi fritti, questi ultimi davano il giusto tocco di sapidità al piatto. Un ottimo primo!


 Ci siamo poi lasciati tentare anche dal dolce, ne abbiamo ordinati tre diversi. Sui dolci sono sincera, è mancato l’effetto wow. In ogni caso eccovi le nostre scelte: tiramisù; American Graffiti cioè una bavarese alla vaniglia e mandarino tardivo, pop-corn al caramello e gelato alla nocciolina americana salata e una spugna di cappuccino, caramello salato, mousse al gianduja, panna liquida cardamomo e vaniglia.





Discorso diverso per la piccola pasticceria offerta con il caffè, molto buona! Nel piattino c’erano la sbrisolona alle mandorle, delle praline al the nero e champagne e una cheesecake al passion fruit (la mia preferita!).

 Noi abbiamo accompagnato la cena con un Soave veneto.

Il locale
Il locale è molto curato, luci soffuse, apparecchiatura minimal, esattamente l’arredamento che ci si aspetta da un posto così.



 Il conto
Anche il conto segue la tipologia di locale. Noi in 3 con un antipasto, un primo e un dolce a testa abbiamo speso all’incirca 75€ a testa. Il vino può incidere molto, la carta dei vini è davvero ampia, quindi dipende da cosa scegliete. C’è anche la possibilità di scegliere un menù degustazione da 6 portate (ridotte del 20% della quantità normale) al prezzo di 90€ con bere escluso.


Gastronauti tips & tricks: non è certo il ristorante dove andare tutti i giorni, però per un’occasione è consigliato. Spesso in questi posti io mi sento fuori luogo e sotto osservazione, qui invece il servizio è attento ma senza “la puzza sotto il naso”. Soprattutto siamo stati fortunati e c’era anche Borghese in persona la sera che siamo andati noi… quindi voto “diesci”. A parte gli scherzi, i piatti sono tutti particolari e curati, quindi se vi piace sperimentare, rimanendo in abbinamenti consueti e non stravaganti ve lo consiglio!