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giovedì 19 gennaio 2017

In love with… Sardina



Where: La Sardina innamorata, via Verziere 3, 20122, Milano

Who: Sara e gli amici di sempre

What: Mediterranea, focus sardo

Why: Rimpatriata

Ciao ragazzi, per il primo articolo dei Gastronauti oggi vi porto nel cuore di Milano, precisamente dietro il Duomo, in via Verziere. Il locale è di recente apertura e ha un nome molto simpatico: La Sardina innamorata. Volevamo uscire a cena per rivederci con amici e la scelta è ricaduta su questo posto. Da fuori il locale ha delle ampie vetrate e quindi si vede subito l’interno, le pareti riportano immagini stilizzate di pesci, che richiamano il nome del locale e il mare. La zona è molto tranquilla la sera, quindi anche se si è lato strada non c’è la sensazione di essere “in vetrina”. Le luci sono molto soffuse (per alcuni dei miei amici troppo) e rendono l’ambiente intimo e rilassato.
 

Da buona Gastronauta oggi vi faccio viaggiare in Sardegna! Infatti il locale ha come specialità alcuni piatti sardi, sul tavolo ci è quindi stato portato il pane carasau e il cameriere è stato disponibile a spiegarci i piatti che non conoscevamo. Essendo in 8 siamo riusciti ad assaggiare gran parte delle portate presenti sul menù. Andando con ordine: l’antipasto che è andato per la maggiore è stato il tortino di polpo con patate e battuta di olive taggiasche, sono rimasta colpita dalla porzione, davvero abbondante! Il sapore era bello deciso e le olive si accompagnavano molto bene al polpo. Dopodiché i primi prescelti sono stati i “culurgiones” tipici ravioli sardi ripieni di pecorino. Il menù li presentava in due varianti: con la salsa di pomodoro e con la crema di fiore sardo, inutile dire che le abbiamo provate entrambe. La consistenza dei ravioli era giusta, duri al punto giusto, nel ripieno il gusto del pecorino era molto deciso e per questo motivo abbiamo preferito la variante al pomodoro, la salsa mitigava il ripieno “formaggioso”. Io invece ho assaggiato una pietanza che non avevo mai provato, la fregola con ragù di pesce, a prima vista sembra un cous cous più grosso, la consistenza assomiglia invece più a quella dell’orzo. Mi è piaciuto molto, il ragù di pesce era fatto bene e anche in questo caso la porzione era più che generosa.



Sui secondi ne abbiamo provati un paio, il baccalà mantecato con le patate, che, al contrario dei precedenti piatti aveva un sapore molto più delicato; e il tonno in crosta di pane carasau con una salsa guacamole. Quest’ultimo è il classico piatto meno originale ma che non delude mai, la salsina era inoltre un po’ piccante e differiva dal classico guacamole. Tutti questi piatti sono stati accompagnati da due bottiglie di Ribolla Gialla.
 

Arrivati ai dolci eravamo davvero pieni quindi ne abbiamo presi solo due, un tortino al cioccolato bianco e passion fruit e una bavarese al caffè. Imparerete a conoscermi bene, sui dolci sono una rompiscatole, posso solo dirvi che questi non li ho scelti io, perché per il mio gusto erano davvero troppo dolci J

 
Gastronauti’s tips & tricks: il locale è semplice, carino, e raccolto. Adatto per una cena rilassata in compagnia. Il menù è abbastanza ristretto, e come consiglio, suggerisco di optare per i piatti sardi per provare qualcosa di diverso, gli altri piatti di pesce sono facilmente reperibili in tanti altri posti. I prezzi sono nella media, sfruttando lo sconto di The Fork abbiamo pagato 28€ a testa, senza sconto forse sarebbe risultato un po’ caro, anche se, a mio parere, la quantità delle porzioni giustifica i prezzi; ricordiamoci inoltre che siamo praticamente dietro alla Madonnina, quindi si paga anche la posizione super centrale. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “Sì per una cena senza impegno, e per assaggiare i culurgiones.”