Who: Sara e Antonio
What: Otsunami, le tapas giapponesi
Why: Cenetta in settimana
Ciao Gastronauti, oggi vi raccontiamo di un locale che si propone di offrire la cucina giapponese. Sappiamo che starete subito pensando al sushi, e in realtà vi sbagliate! Qui, infatti, vengono proposte le tapas giapponesi, gli otsunami.
Il locale è in via Vigevano, una delle vie più “orientali” di Milano,
almeno parlando a livello “foodie”. Il ristorante è molto minimal al suo interno, tavoli
in legno con una tovaglietta e le bacchette simpaticamente appoggiate su
un’arachide.
Yamaimo croquette: croquette di patate yamaimo con salsa di uova di pesce. Abbiamo scoperto che la particolarità di questa varietà di patate è che sembrano crude quando le si assaggia, questo creava un contrasto piacevole con la panatura.
Chikuwa isobe age: tempura di polpa di pesce al profumo di aonori. La
salsina accanto era deliziosa!
Buta miso yaki: maiale alla griglia marinato con miso, la marinatura era davvero buona e particolare, a nostro gusto però era troppo grasso il pezzo di maiale scelto.
Gindara yuan yaki: black cod marinato nella salsa di soia e succo di lime. Finalmente abbiamo assaggiato il tanto decantato black cod… che dire, abbiamo capito perché lo decantano, morbidissimo, si scioglie in bocca!
Salmon kushi yaki: spiedini di salmone con daikon gratuggiato e ponzu. Anche in questo caso buono il condimento, ma il salmone era veramente troppo grasso a nostro gusto.
Uzaku: insalata di anguilla calda e cetriolo freddo. Una bella sorpresa!
A questo punto è arrivato il momento di un assaggio di sushi, in fondo il
Giappone è anche questo! In particolare ci è stato portato un Sawayaka: roll di branzino, lattuga,
maionese, granchio, basilico giapponese, succo di limone.
Infine l’ultima portata salata è stata un mentai udon: udon saltati con
crema di uova di pesce e uovo marinato. Se devo essere sincera, forse è stata
la portata che ho preferito, saporita e un po’ più consistente degli altri
otsunami.
Abbiamo accompagnato la cena con una buona bottiglia di Pecorino BIO e
abbiamo concluso in dolcezza con un choko matcha, un tortino al cioccolato con
cuore fondente e crema al the verde. Finalmente ho provato il tanto decantato matcha,
mi è piaciuto, soprattutto in abbinamento al tortino.
Gastronauti’s tips & tricks: l’elemento negativo della serata è stato
sicuramente la lunga attesa. Il locale era molto affollato, però la maggior
parte delle persone aveva scelto il menù degustazione e quindi non ci siamo
spiegati i lunghi tempi di attesa tra una portata e l’altra. Diciamo che si può
concedere il beneficio del dubbio e considerarla “una serata sfortunata”. I
prezzi non sono proprio modici, la nostra degustazione più vino è costata circa
40€ a testa. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “visti i prezzi e il concetto di
otsunami (tapas), ve lo consiglio più come aperitivo, che come una vera e
propria cena. Di sicuro è un’occasione per assaggiare dei gusti un po’ diversi
dall’ormai sdoganato sushi”.