Who: Sara & Antonio e gli amici di sempre
What: cucina pugliese, lucana, campana e laziale
Why: Valerio diventava vecchio
Ciao viaggiatori del gusto! Oggi i Gastronauti vi fanno viaggiare al sud
Italia, rimanendo a Milano. Siamo in zona Sempione, all’Osteria della via
Appia. Ora c’è anche l’osteria della via Appia 2 in zona Cadorna.
Valerio faceva gli anni e voleva un posto un po’ rustico, io qui c’ero
stata ed ho proposto di tornarci.
Il menù si suddivide in 4 regioni: Puglia, Basilicata, Lazio e Campania e
propone per tutte queste regioni degli antipasti, dei primi e dei secondi. Non
preoccupatevi se tante cose non le conoscete, i camerieri saranno super
disponibili a spiegarvi utto ciò che non conoscete.
Dopo un po’ di fatica io ho scelto un primo piatto romano, la gricia (prima foto). Gli altri hanno preso la cacio e
pepe, Giulia ha provato i rigatoni alla materana (sugo con salsiccia al
finocchietto, molto saporiti!) e Enrica ha scelto gli gnocchi della Campania,
con cozze, vongole, ceci e pomodorino (seconda foto).
Io ho continuato con un secondo pugliese, le braciole al sugo con lo
sformato di patate. Le braciole sono degli involtini ripieni di aglio
prezzemolo e formaggio che vengono cotti nel sugo. Con questo sugo poi si
condiscono le orecchiette. Le conosco perché le mangio sempre a casa di Antonio. Gli altri miei amici si sono lanciati sulla
tartare di puledro, servita con un peperone crusco (peperoni secchi tipici
della Basilicata, si mettono sott’olio e hanno un sapore completamente diverso
dai normali peperoni, provare per credere!)
Come vino abbiamo scelto un ottimo Aglianico.
Come vino abbiamo scelto un ottimo Aglianico.
Gastronauti’s tips & tricks: le porzioni sono giuste (tranne la gricia che era un po’ scarsa di
quantità), con due portate uscirete sazi. L’ambiente è molto caldo e familiare
e i piatti sono proprio quelli della tradizione, da classico “pranzo della
domenica”. Noi prendendo tutti 2 portate a testa, vino, caffè e amaro abbiamo
speso circa 30€ a testa. DA PROVARE? Il Gastronauta dice “se non conoscete la
cucina di queste regioni e avete voglia di provarla restando a Milano, ve lo
suggerisco!”