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giovedì 1 marzo 2018

La tradizione e l’innovazione all’Osteria dei Malnat

Where: Osteria dei Malnat, Via Caccialepori, 3, 20090 Milano
What: cucina del Nord-Italia

Ciao Gastronauti, oggi vi portiamo in una zona un po’ defilata dalla movida, siamo vicino a De Angeli. Più precisamente siamo in via Caccialepori, all’Osteria dei Malnat, dove viene proposta una cucina prevalentemente nordica, definita d’alpeggio.

Il locale è aperto da poco meno di un anno, quindi l’arredamento è curato, moderno e minimal. L’apparecchiatura dei tavoli è con pochi fronzoli ma molto ben presentata. Il tocco in più è sicuramente dato dalla luminosa cucina a vista affacciata direttamente sulla sala. Nonostante la raffinatezza dell’ambiente, il servizio è molto cordiale, riesce a trasmettere aria di casa.


In attesa dei piatti è stato portato il cestino con pane biologico e pane ai cereali, accompagnati da burro con pepe affumicato al legno di faggio. Quest’ultimo era veramente gustoso, l’affumicatura era piacevole, soprattutto in abbinamento al pane.


Noi siamo partiti dividendoci un tagliere di salumi e formaggi. I salumi erano Bresaola della Valtellina e pancetta e salamino di un produttore locale di Erba, molto saporiti e genuini. I formaggi erano tutti d’Alpe di varie stagionature. Il tagliere ci ha soddisfatti, degna di nota la confettura di cipolle caramellate servita come accompagnamento, davvero ottima!



Per proseguire abbiamo voluto provare un piatto della tradizione e uno “rivisitato”. Abbiamo quindi ordinato il risotto allo zafferano servito con crema di midollo brasato e ristretto di vitello, e i ravioli di pizzoccheri.


Il risotto era ben eseguito, saporito, mantecato bene anche se un pelo al dente. La crema di midollo era davvero gustosa! Confesso che spesso sono restia a mangiare questa tipologia di piatti al ristorante, questo risotto mi ha fatto ricredere!


I ravioli sono stati invece una sorpresa, il sapore era proprio quello dei pizzoccheri, però trasformato a raviolo. La pasta era quella tipica con grano saraceno dei pizzoccheri e il ripieno era fatto da verza e patate, infine conditi con una crema di formaggio. Davvero sfiziosi!

Le porzioni dei primi, soprattutto del risotto, erano abbondanti quindi, a malincuore, abbiamo rinunciato al secondo per passare direttamente al dolce. Abbiamo scelto di provare la “Barbajada al Malnat”, un tortino di frolla bretone con cremoso al cioccolato, panna montata e glassa al caffè, un buon dolce, indicato per gli amanti del caffè! L’altra scelta è stata un dolce tipico di Vigevano rivisitato, il Dolceriso del Moro. Quest’ultimo ci ha sorpreso in positivo, la sfoglia è stata arricchita con farina di riso venere ed è stata usata l’essenza di rosa per regalare un retrogusto dolce, ma non stucchevole.

Abbiamo accompagnato la cena con un calice di dolcetto, dovendo guidare non abbiamo sfruttato a pieno la ricca carta dei vini proposta dal locale, sarà per la prossima volta! Con il caffè ci è stato gentilmente offerto un Barolo chinato.

Gastronauti’s tips & tricks: il locale ha aperto ad Aprile 2017 e sta iniziando a farsi conoscere, la zona non è delle più vissute alla sera ma è anche comodamente raggiungibile in macchina e con i mezzi. Come vi accennavo, spesso i piatti della tradizione risultano i più difficili da eseguire e da far apprezzare, questo ristorante, a mio parere, rispecchia e onora la tradizione facendo percepire anche il guizzo d’innovazione e modernità che da quel “quid” in più! Quindi, sia che siate in famiglia o in compagnia di amici, o sia che vogliate fare una cena tranquilla di coppia, ve lo consigliamo caldamente! Nota di merito anche alla gentilezza e cordialità del servizio, molto apprezzato anche il fatto che lo chef sia passato tra i tavoli a vedere se andasse tutto bene! DA PROVARE? Il Gastronauta dice “se avete voglia di gustare piatti della tradizione cucinati con passione e un pizzico di modernità sapete dove andare!”.