Where:
Capuano’s, Via Londonio, 22, 20154 Milano
Who:
Sara & Anto, Teo & Martina
What:
Pizza
Ciao Gastronauti, oggi torniamo
sul tema pizza! Ormai anche a Milano si stanno facendo strada nomi noti nel
territorio campano, ed eccone un altro di questi “vip” della pizza che ha
aperto la sua sede Milanese. Siamo in zona Sempione, da Capuano’s.
Il locale è molto carino
esteticamente, mattonelle bianche e verdi, piccoli tavolini in marmo, mi ha
ricordato una little Italy americana!
Ma veniamo a noi, anche
questa volta abbiamo deciso di iniziare con un antipasto di fritti misti. Ne
abbiamo prese due porzioni. Il piatto “Capuano’s gran fritto Napoli” conteneva
crocchè di patate, arancini di riso, zeppoline alle erbe e montanare
partenopee. Il piatto era molto gustoso, non dei più leggeri ma si sa, il
fritto è sempre fritto.
Per le pizze abbiamo
scelto diverse opzioni. Io ho voluto lanciarmi su un classico napoletano che
non avevo mai provato: la “Lasagna”. Pizza con salsa di pomodoro di San
Marzano, ricotta, provola e polpettine di carne di vitello. La pizza era
davvero molto gustosa, un bell’abbinamento di sapori.
Martina ha scelto invece
una Margherita a cui ha fatto aggiungere prosciutto cotto e olive. Margherita
bene eseguita, i classici sono sempre un banco di prova!
Come sempre Teo e Antonio
hanno scelto la stessa pizza, la calabrese, pomodoro, fiordilatte, spianata
piccante calabrese, grana e basilico.
Gastronauti’s tips & tricks: anche questa pizzeria rientra tra quelle dove
non si può prenotare, o meglio, le prenotazioni vengono accettate fino alle 20,
dopodiché c’è la lista d’attesa. Noi siamo andati di venerdì e quindi abbiamo
aspettato un bel po’, nell’attesa vengono però offerte le zeppoline alle erbe.
L’ambiente è molto caldo e accogliente e i proprietari ci sanno fare! La
sensazione è quella di aver mangiato una buona pizza preparata con attenzione.
La notte un po’ di sete si è fatta sentire, ma spesso abbondare con i fritti fa
questo effetto! DA PROVARE? Il Gastronauta dice “se volete gustare a Milano una
pizza con la P maiuscola, anche qui è d’obbligo una tappa!”